Oggi vi presentiamo una new entry nel team di Tuscany Ride a Bike, Stefano Scarselli, il nostro meccanico, un uomo che ha vissuto per più di 20 nel mondo del ciclismo professionistico da dietro le quinte, lavorando per grandi squadre e preparando le bici per ciclisti del calibro di Cipollini, Contini, Nibali, Petacchi, Pozzato e Cancellara. Pur essendo una persona a cui non piacciono le luci della ribalta, ha acconsentito a rispondere ad alcune nostre domande e farci conoscere il mondo delle due ruote visto “con gli occhi del meccanico”.
Ciao Stefano, grazie per aver accettato di parlare con noi, partiamo dall'inizio della tua avventura ciclistica, quando dal 1974 al 1982 correvi in bicicletta: quanto quest'esperienza da corridore ha influito sulla tua carriera di meccanico?
Tantissimo, anche perché senza non sarebbe mai cominciata. La mia passione per il mondo della meccanica è nata proprio quando correvo, i sabati prima delle gare ero il meccanico di me stesso e preparavo la mia bici per le corse, cambiando le ruote da allenamento con quelle da gara e ripulendo tutte le parti meccaniche.. poi col tempo smontavo e rimontavo sempre più pezzi e mi sono appassionato alla meccanica
E poi da ciclista-meccanico sei diventato direttore sportivo...
Si, quando mi ritirai, presi il patentino ma per due anni sono uscito dal mondo del ciclismo finché un mio amico mi ha chiesto di aiutarlo e mi ha convinto a rientrare, con un team di allievi. Lavorare con i ragazzi giovani e con il loro entusiasmo è stato divertente e mi ha fatto rinascere definitivamente la passione per le gare ciclistiche.
Durante la tua carriera da direttore sportivo ti sei cimentato anche con il ciclismo femminile...
Si, nel 1999 ero nella Edilsavino, un team con al suo interno una campionessa nel mondo e capace di classificarsi tra le prime 5 del Tour de France e 2° nel Giro d'Italia. Devo dire che il ciclismo rosa è cresciuto sempre di più nel corso degli anni e finalmente le classifiche sono equiparate a quello maschile.
Invece in più di 20 anni come meccanico sei stato in tantissimi team professionistici di altissimo livello come la Mercatone Uno o la Saeco, per citarli alcuni: con quali ti sei trovato meglio?
Fortunatamente mi sono trovato benissimo con tutti, perché sono tutti professionisti e tutti quelli intorno a te danno il massimo, proprio come te, per fare sempre il meglio. Al livello umano poi anche cambiando spesso squadra mi trovavo a lavorare con persone che già conoscevo. Era un mondo piccolo in cui ci conoscevamo tutti e, so che sembra un luogo comune, ma, ognuno con il proprio carattere, eravamo tutti amici, indipendente dalle squadre di appartenenza, tanto magari l'anno dopo ti saresti trovato a lavorare nel team che ora era tuo rivale. Allora era così...adesso non sono sicuro che lo sia ancora...
Per questa settimana è tutto ma la prossima torneremo da Stefano che ci farà vedere ancora il mondo delle corse ciclistiche dalla parte del meccanico!