La Fortezza delle Verrucole, tra Condottieri, poeti e stregoni!


Nella Garfagnana presso il paese di S. Romano, sorge ancora oggi una maestosa fortezza, costruita  nel Medioevo per presidiare un’area importante per il controllo dei valichi e della viabilità che collegavano Lucca con Parma e Modena. All'inizio, fu il centro di potere della famiglia dei Gerardenghi, i signori feudali che controllavano questa parte della Garfagnana, ma ben presto il Comune di Lucca si espanse fino ad arrivare sin qui.
I rapporti con la città non furono sempre amichevoli e nel 1170 le famiglie locali si ribellarono alla tassa sul sale imposta dai Lucchesi e si allearono con Pisa, rivale storica della città. In quei tempi poco diplomatici, Lucca inviò un esercito di 3000 uomini, giusto per far capire chi comandava, guidato dal Vescovo...si...avete capito bene! Il capo della chiesa lucchese al posto della mitra e del pastorale indossò elmo e spada! Nonostante ciò, i 100 difensori della rocca furono piegati solo dopo sei mesi di duro assedio. Terminata l'epoca dei signori feudali, la fortezza vide sorgere quella dei capitani di ventura!
Prima ci fu l'epopea del grande condottiero lucchese Castruccio Castracani, che da esule divenne signore di Lucca allargandone i confini e arrivando a controllare la Garfagnana e gran parte della Toscana settentrionale. Poi nel 1328, alla sua morte, si impadronì della rocca uno dei suoi avversari, Spinetta Malaspina, marchese ghibellino e condottiero di ventura, nato proprio in quella fortezza che Castruccio gli aveva tolto con tutti i possessi della Garfagnana. Una bella rivincita!
Dopo un periodo di abbandono la rocca, passo agli Estensi, Duchi di Modena, che nel 1429 entrarono in possesso di parte della Garfagnana. Dopo vescovi guerrieri, signori feudali e spietati condottieri le Verrucole conobbero anche il tempo dei poeti: tra 1522 e 1525 qui soggiornò il celebre Ludovico Ariosto che dopo aver scritto le avventure cavalleresche di Orlando dovette tenersi per un po' lontano dalla poesia per frenare l'orgoglio degli abitanti locali e impegnare i suoi cavalieri contro le scorrerie dei banditi. Allora era dura la vita del poeta!
Sotto gli Estensi, il castello medievale venne prima affiancato da un altra rocca sul versante opposto del colle, entrambe dotate di una guarnigione sotto la guida di un proprio ufficiale per poi essere trasformato in una grande fortezza rinascimentale nella seconda metà del XVI secolo, quella che vediamo ancora oggi: la rocca poligonale è unita agli imponenti bastioni che ospitavano i cannoni, dalle mura merlate e dalle suggestive gallerie sotterranee. Questo luogo meraviglioso e recentemente restaurato ospitò a lungo al suo interno anche una lugubre prigione e forse uno stregone..Le cronache seicentesche narrano di Francesco Accorsini, comandante della fortezza, condannato dall'Inquisizione di Modena per pratiche di magia e stregoneria. Forse il suo fantasma aleggia ancora nelle segrete della rocca...ma niente paura... Tuscany Ride a Bike vi propone la sua visita in pieno giorno, per farvi godere anche dello splendido panorama che si gode da lassù!   

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