La storia della Torre di Pisa


La Torre di Pisa, uno dei più famosi monumenti al mondo, chi non la conosce? Ma quanti di noi possono dire di conoscerne veramente la storia? Tanto per cominciare la torre pendente non è una torre ma un campanile che insieme al Duomo e al Battistero forma quello che probabilmente è il più grande e articolato complesso romanico del mondo. La sua costruzione cominciò nel 1173 ma se l'anno di inizio dei lavori è noto, non viene però tramandato il nome dell'architetto: gli storici dell'arte l'anno attribuita chi a Bonanno Pisano, chi allo scultore Biduino ma sembra che l'autore più probabile sia Diotisalvi, che negli stessi anni stava realizzando il battistero. La sua costruzione fu interrotta più volte a causa dell'inclinazione della struttura per il cedimento del terreno sottostante a cui si cercò di rimediare dal terzo livello in poi inclinando i piani nella direzione contraria. Solo alla metà  del XIV secolo, quasi due secoli dopo l'inizio della costruzione, si riusci a terminare il campanile.

La pendenza non è sempre stata la stessa, e a dire la verità  è stata aumentata da alcuni interventi non proprio azzeccati: il primo fu quello di Alessandro Gherardesca che nel 1838 aspirò l'acqua del terreno circostante causando uno sprofondamento ancora maggiore; non fu più fortunato Giovanni Girometti che nel 1935 volle rafforzare le fondamenta con l'iniezione di 92 tonnellate di cemento, peggiorando ancora la situazione. Solo nel 1990 l'inclinazione si stabilizzò realizzando dei contrappesi di piombo di quasi 900Kg per frenare lo sprofondamento che migliorò solo grazie all'intervento del 1999-2001 di escavazione della parte retrostante che permise anche la rimozione dei contrappesi. L'idea di scavare il terreno curiosamente era già  stata proposta da Leon Battista Alberti nel 1485 nel caso di edifici pendenti, ma meglio tardi che mai!

Oltre alla sua inclinazione sono inusuali anche la forma e la collocazione. A differenza della maggior parte dei campanili, non è a base quadrata o rettangolare ma è un cilindro cavo alto 56m, con un basamento che riprende la stessa decorazione della cattedrale con arcate cieche, sormontato da 6 anelli di loggette rette da colonne classiche e completato in cima da una un ultimo piano che ospita la cella campanaria, completamente scoperta, con solo il cielo a fare da tetto. Oltre alla forma insolita, che sembra dialogare con l'abside della chiesa anche la sua posizione non è quella tipica in facciata o sul fianco della chiesa, ma è isolato, dietro la cattedrale. Si tratta di una posizione importante all'incrocio di Via S. Maria, che portava, allora come oggi, in piazza dei Miracoli chi veniva dal centro della città  e dall'Arno, con la strada che giunge alla Porta del Leone che dava accesso alla città  da chi veniva dal mare. Forse è proprio questa la spiegazione della forma e della posizione..il mare: il campanile potrebbe simboleggiare proprio un faro, da sempre realizzati di forma cilindrica, che con la voce delle sue sette campane, guidava la nave, simbolo della chiesa al porto di salvezza, Cristo. Alla base del campanile infatti si trova un bassorilievo raffigurante due navi e un faro, copia di quello murato nella cattedrale che, proprio come una nave, con la celebre statua del grifone come prua, naviga verso il campanile.

Oltre alla fede il campanile ha guidato anche la scienza dato che proprio dalla cima di questo monumento si dice che Galileo abbia compiuto nel 1590 l'esperimento sulla caduta dei gravi: lasciando cadere due sfere di diverso peso dalla cima del campanile che atterrarono contemporaneamente dimostrò che aveano la stessa accelerazione gravitazionale.

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